L’antologia “Irpini per sempre” al Circolo della Stampa

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Di Monia Gaita

Verrà presentata al Circolo della Stampa di Avellino, sabato 27 agosto alle ore 18:00 l’antologia “Irpini per sempre”, Edizioni della Sera. Interverranno Paolo Saggese e Rossella Luongo, avvocato, poeta e scrittrice che ha curato l’intero lavoro. Il libro che si avvale della prefazione di Angelo Picariello e di una nota di Franco Arminio, ambisce a riprodurre, attraverso i fascinosi racconti degli autori coinvolti, non solo la pianta geografica della nostra terra, ma anche quella interiore, folkloristica, mitologica e onirica. Dalle pagine promana una qualità carismatica misteriosa che dà fiato alla memoria, ai riti e agli elementi fisici compendiando l’essenza dell’Irpinitudine in un compatto nucleo di tessere assortite, dispensanti le esperienze individuali, reali e inventate, che confluiscono infine, in un unico punto di raccordo. Ci immergiamo, rapiti e stuporosi, negli obelischi di paglia di Flumeri, in un vecchio casale che attende, in Ellaria e Monicella che intrecciano corde, nel reticolo di strade di Gesualdo, nella ferrovia che da Avellino portava a Rocchetta Sant’Antonio, nel castello di Monte Forte, nella paura di arrivare al Malepasso al buio, nel concerto di brani mozartiani. Ci inoltriamo in un’auto impolverata, con lentezza da lumaca, nei libri fatti fuoco in un cortile, nelle robuste grate dell’ex carcere borbonico di Avellino, nei centrini mischiati alle macerie del terremoto, nei serpenti di stoffa che proteggevano le case dal vento, negli striscioni con sopra scritto: “Dichiariamo guerra alla paura”. Ci incuneiamo nella Montefredane di un secolo fa, nella pavimentazione liscia e chiara di via Vasoli, nella terra di un nero biologico, nel piccolo Fernando Imbriani affetto da febbre meningea. Ci tuffiamo nell’esercito dei contadini, dei braccianti e dei parsunali, nella quasi dimenticata Violetta che rimandava ai profumi del bosco, nei vecchi di Montoro che fissano la montagna o l’orologio fermo della piazza, nel signore di Montella, Don Diego Canaviglia, nell’area di Pero Spaccone di Andretta, nell’odore dei mandarini nel centro storico di Atripalda, nel profumo di basilico e nel maestoso campanile di Guardia Lombardi, nel terribile sacrificio dei maiali a febbraio, nei falò per “la Madonna re li fafagliuni” a Sant’Angelo dei Lombardi.

Una collettanea che ci risucchia in una screziata vertigine di meraviglia e suggestioni. Gli scrittori protagonisti sono: Luigi Anzalone, Gaetana Aufiero, Fiorella Bruno, Antonetta Carrabs, Domenico Cipriano, Eleonora Davide, Virginia Danna, Ottaviano De Biase, Prisco De Vivo, Francesco Di Sibio, Franco Festa, Elisa Forte, Antonietta Gnerre, Floriana Guerriero, Monia Gaita, Gennaro Iannarone, Marianna Iannarone, Gerardo Iuliano, Giuseppe Iuliano, Vera Mocella, Eliana Petrizzi, Ilde Rampino, Simone Rotondi, Gerardina Scarlatella, Emanuela Sica, Agostina Spagnuolo, Michele Vespasiano.