Le Vie Crucis in Irpinia, fede e tradizione senza dimenticare il presente. Da Vallata a Gesualdo, da Atripalda a Grottolella

0
329

Un rito che unisce tutta l’Irpinia. E’ la Via Crucis che caratterizza il giovedì e venerdì santo in tutta la provincia con processioni e rappresentazioni che rievocano la Passione di Cristo. Tra gli appuntamenti più attesi la Via Crucis di Vallata, in programma il 28 e 29 marzo. Le origini della tradizione risalirebbero al 1541, anno della prima attestazione storiografica, secondo la quale la fiorente comunità ebraica, stabilitasi in paese e dedita al commercio di bestiame, lungo la rotta verso la vicina Puglia, si convertì al cristianesimo e prese parte a tali rappresentazioni. Si parte il 28 marzo, quando all’imbrunire, dopo la solenne funzione religiosa “Missa in Cena Domini” con la consueta lavanda dei piedi, si svolgerà la suggestiva processione “aux flambeaux” del Giovedì Santo, con cattura, condanna e flagellazione del Cristo conclusa con il tradizionale suono di tromba e tamburo. L’indomani venerdì 29 Marzo, alle ore 11 prenderà il via la cinquecentenaria processione del Venerdì Santo o del Cristo morto.

A sfilare i cosiddetti “Misteri”, oggetti simbolo esibiti dagli incappucciati, e tele settecentesche, di antica fattura, rappresentanti le scene della vita e della morte di Cristo, con frasi del racconto evangelico di San Giovanni. Partecipano alla Processione circa duecento figuranti. Ad accompagnare la processione i “cantori” che, in gruppi di cinque o sei elementi, cantano i versi della “Passione di Gesù Cristo” di Pietro Metastasio, composti nel secondo periodo della sua vasta produzione caratterizzato dal suo melodramma ispirato a sincera devozione e slancio mistico.

Particolarmente attesa anche la Passione di Gesualdo organizzata dalla Pro Loco Civitate Iesualdinae, presieduta da Luigi Petruzzo, già protagonista della BIT di Napoli, in programma venerdì 29, alle 21.30, a Gesualdo, con la definizione di evento di interesse regionale. A parteciparealla tradizione oltre 100 figuranti in costume d’epoca. Questa edizione è dedicata alla promozione della pace, con la deflagrazione che riproduce l’orrore delle bombe, per sensibilizzare ai conflitti tra Russia e Ucraina ed Israele e Palestina.

Di forte suggestione anche la Via Crucis di Atripalda, rito che resiste da secoli, Sin dal 1880, il “Pescatore” Achille Giovino ha vestito i panni dell’Incappucciato dando vita ad una tradizione, tramandate di generazione in generazione. Ad impreziosire la Via Crucis la trasposizione teatrale del testo “Quid est Veritas” scritto dal giudice Matteo Claudio Zarrella. Da qualche anno a questa parte la fede e la passione della famiglia Giovino ha reso possibile la continuità di una bellissima tradizione tra il sacro e il profano; lo stesso Enrico Giovino per anni ha interpretato il ruolo di Gesù fino al 2012, anno in cui ha passato il testimone al figlio Pellegrino. L’appuntamento è il 29 Marzo 2024 alle ore 19:00 con partenza presso Piazza Vittorio Veneto per concludersi nella suggestiva cornice della Collina San Pasquale

La Passione di Cristo rivivrà venerdì 29 marzo, alle ore 19.15 ad Ospedaletto d’Alpinolo. Una Via Crucis “ibrida”, promossa dal Comune di Ospedaletto d’Alpinolo, realizzata da attori professionisti della M&N’s e abitanti di Ospedaletto d’Alpinolo di associazioni del luogo, con drammaturgia scritta da Benedetto Graziano e regia di Nicola Le Donne, con il coordinamento di Roberto D’Agnese per Omast Eventi, che partirà da Piazza del Pellegrino, attraverserà le strade del paese e terminerà in Piazza Demanio.

Appuntamento anche a Caposele. La Parrocchia “San Lorenzo Martire” di Caposele in collaborazione con la Compagnia Teatrale Amatoriale “La Forgia”, il giorno del Venerdì Santo, il 29 Marzo, alle ore 20.30, rievocherà le stazioni della Passione.

A Lapio sono di scena i Misteri, con l’esposizione delle 22 tavolate, gruppi di statue in cartapesta, di grandezza più o meno naturale, raffiguranti le scene salienti e più drammatiche della passione e morte di Cristo (ogni gruppo è chiamato “Tavolata”). E’ questa una tradizione che risale alle sacre rappresentazioni medievali e accompagna la solenne processione di Gesù morto e la Madonna Addolorata. Una tradizione che comincia il giorno del Giovedì Santo, quando a tarda sera, dopo il rito della Lavanda dei Piedi, si “legano le campane” e due uomini muniti di tromba e tamburo, cercano Gesù (riferimento alla cattura nel Getsemani) con le note di una triste melodia.

A Grottolella ritorna venerdì 29 Marzo alle 18.30 dopo 5 anni la tradizionale rappresentazione della Via Crucis, nel centro storico di Grottolella con tutte le scene e tutti i personaggi. E’ Graziana Guerriero, la presidente dell’AC di Grottolella a sottolineare come “E’ stato stato un lavoro di gruppo, ognuno di noi si è impegnato dedicando tempo e attenzione all’evento, a partire dallo studio del copione, passando per le prove impegnative, fino ad arrivare all’allestimento delle scene e alla scelta dei costumi”.
Quest’anno, oltre a giovanissimi e giovani di Azione Cattolica, tornano in scena attori delle primissime edizioni delle Vie Crucis Viventi di Grottolella insieme a tanti nuovi interpreti