Mensa scolastica, quasi raddoppiata la retta ad Avellino: la protesta delle mamme in Comune

Le madri stamattina in Comune: "Ci sentiamo ingannate, non tanto per l'aumento del costo del servizio di refezione scolastica quanto per non essere state avvisate in tempo". La replica di Festa: "Non sono soldi che finiscono nelle tasche del Comune"

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La retta  per la mensa scolastica aumenta, scatta la protesta  dei genitori. Ad Avellino la retta della mensa scolastica è quasi raddoppiata nel giro di un anno, passando da 3,69 euro a 5,02 euro al giorno per chi rientra nella terza fascia Isee cioè quella che riguarda redditi non superiori ai seimila euro. Un Isee di seimila euro rientra nella terza fascia, quella massima, cioè dovrà pagare l’importo pieno con una spesa giornaliera di 5 euro. L’esenzione è prevista solo per la prima fascia, ovvero per chi ha un Isee inferiore a tremila euro, mentre chi è nella seconda fascia, un Isee da tremila a seimila euro, pagherà un ticket mensa giornaliero di 2,74 euro al giorno.  L’aumento abnorme dell’importo ha provocato la protesta delle famiglie, in particolare di quelle che hanno difficoltà economiche.

Ieri mattina  in comune si sono recate alcune mamme degli alunni di Borgo ferrovia, mentre stamattina hanno manifestato le loro perplessità le madri degli alunni dei piccoli alunni di Picarelli che hanno chiesto  spiegazioni al Comune di Avellino.” I disagi sono  principalmente economici. Un aumento indiscriminato con un aumento  di 1,80, rispetto all’anno precedeente, è esagerato.  Gli aumenti si possono capire, ma le modalità si discutono. Il bando di gara per la mensa  è stato pubblicato a luglio. E noi  siamo stati informati ieri quando arrivata la mail per l’iscrizione. E non ci  sembra corretto.PSe avessimo saputo dell’aumento a tempo debito, ovvero quando era il momento di effettuare l’iscrizione, avremmo scelto una scuola in cui non era previsto il tempo pieno”. 

Le protesteriguardano anche le fasce di reddito ISEE per l’esonero del pagamento del servizio. “Se fino allo scorso anno si era esenti in possesso di un reddito fino a 6mila euro, ora la soglia è stata abbassata a 3mila euro. Anche questo cambiamento è stato improvviso e privo di avvisi. Per chi ha più bambini che vanno a scuola, tutto questo peserà enormemente a livello economico”.

Altro aspetto negativo evidenziato dalle mamme del V Circolo di Picarelli riguarda la scarsa qualità del cibo offerto ai propri figli: “Lo scorso anno venivano dati pasti freddi perché nel plesso non c’è la cucina, inoltre c’erano continui cambiamenti al menu, che non venivano comunicati alle famiglie, e poca varietà. I bambini mangiavano sempre le stesse pietanze. Al momento questo aumento è del tutto ingiustificato. I genitori restano sempre all’oscuro di tutto. Chi ha due o più bambini come potrà sostenere questi costi? Noi non faremo l’iscrizione alla mensa”.

Il sindaco di Avellino Gianluca Festa ha giustificato così l’aumento del servizio mensa: “Comprendo il disagio delle famiglie ma si tratta di un rincaro lieve, di poco più di un euro, dovuto all’incremento del costo delle materie prime. Non sono soldi che finiscono nelle casse del Comune ma di denaro che sarà speso interamente per il cibo degli alunni delle scuole. Credo che la cifra di € 5.00 sia ragionevole e consente a offrire pasti di buona qualità nel rispetto della salute dei nostri piccoli”.