Napoli film festival, dall’universo Troisi al racconto di “Napoli Calibro 35”

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Ritorna, alla sua 24a edizione, il ”Napoli Film Festival” in programma dal 25 al 30 settembre “Siamo ripartiti – spiega il direttore Mario Violini da un’unica sede rispetto alle sei consuete e un unico concorso sui cinque che bandivamo in precedenza, dopo il disastro Covid”.

A curare insieme a lui l’organizzazione il manager Antonio Ciotola, con la collaborazione di Antonio Borrelli, Giuseppe Borrone, Ludovico Brancaccio, Marco Chiappetta, Maria Di Razza, Massimo Saidel, Alessandro Savoia, Tiziano Sossi, Evelina Violini. Il festival è organizzato da WooW con l’Istituto Francese di Napoli e il contributo della Regione Campania e della Fondazione Film Commission Regione Campania.

Al tradizionale SchermoNapoli Corti, che pone l’accento sui film brevi realizzati da autori della regione, si affianca il concorso Nuovo Cinema Italia per lungometraggi di giovani registi con proiezioni tra la Sala Dumas del Grenoble e l’Auditorium Santa Luisa di Marillac, una sala di 230 posti che apre per la prima volta alla città, in via Andrea d’Isernia 23, nel complesso gestito dalle Figlie della Carità.

A contendersi il Vesuvio Award in Nuovo Cinema Italia saranno i lungometraggi “L’Anima In Pace” di Ciro Formisano, “Quanno Chiove” di Mino Capuano, “Bellezza Addio” di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, “Le Ragazze Non Piangono” di Andrea Zuliani, “La Luna Sott’ Acqua” di Alessandro Negrini e “Corsa Abusiva” di Andrea Bifulco.

Nella sezione SchermoNapoli Corti sono stati selezionati: “A Mia Immagine” di Giuseppe Bucci, “Un Bacio Di Troppo” di Vincenzo Lamagna, “Brotherness” di David Power, “Buon Compleanno Noemi” di Angela Bevilacqua, “Chi Spara Per Primo” di Emanuele Palamara, “È Solo Il Vento” di Enrico Iannaccone, “Fatman” di Raffaele Patti, “Geisha” di Antonio Longobardi, “Leggerissima” di Lidia Riccardi, “Malafede” di Chiara Borsini, Marialuisa Greco e Paolo Corazza, “Il Mare Che Muove Le Cose” di Lorenzo Marinelli, “Piccole Cose” di  Elio Nubes De Filippo e Jessica Squillante, “Il Posto Del Padre” di Francesco D’Ascenzo, “Qualcosa Resta” di Pasquale Napolitano, “Ragazze Sole” di Gaetano Acunzo, “Sognando Venezia” di Elisabetta Giannini, “Ultimo Impero” di Danilo Monte e “Il Vicolo Dei Sogni” di Lorenzo Giroffi.

A decretare il vincitore, durante la serata di premiazioni in programma l’ultimo sabato di settembre alle 20.30, le giurie composta dal critico cinematografico Alberto Castellano, dall’attore Vincenzo Nemolato, e dal regista Marcello Sannino per Nuovo Cinema Italia e dal regista Marco Chiappetta, dall’attrice Cristina Donadio e dal critico cinematografico Ignazio Senatore per SchermoNapoli Corti.

L’immagine di questa edizione, curata come negli ultimi anni dalla scuola di grafica Open Art di Federico Donatelli, è di Ivan Oliva ed è ispirata alla retrospettiva che il festival propone per i 120 anni dalla nascita del grande scrittore franco-belga Georges Simenon, con proiezione di cinque film molto diversi tra loro realizzati dagli anni ’50 a oggi da autori diversi per epoca e stile: “Le chat” di Pierre Granier-Deferre, “Il fondo della bottiglia” di Henry Hathaway, “La camera azzurra” di Mathieu Amalric, “Maigret” di Patrice Leconte e la chicca di Bela Tarr “L’uomo di Londra”, inedito su grande schermo. Omaggi anche a Buster Keaton e Peter Bogdanovich con la proiezione di “The great Buster” di Bogdanovich, film celebrativo su “Faccia di pietra”, uno dei grandi comici del cinema muto, denso di interviste e scene di film, mai proiettato a Napoli.

Anche l’Irpinia protagonista degli incontri dedicati al cinema, all’istituto Santa Luisa di Marillac. Il 26 settembre, i giovani autori irpini Salvatore Iorio e Salvatore Aulicino Mazzei entreranno nell’“Universo Troisi”, volume dedicato al compianto e indimenticato protagonista di pagine memorabili di cinema, realizzato in collaborazione con Cinema Sud. Il giorno dopo, Giancarlo Giacci, con letture di Cristina Donadio, presenta “Fino all’ultima sala” una ricerca sulle sale storiche napoletane dai primordi ai giorni nostri.

Il 28 settembre, Ignazio Senatore accompagna il pubblico, tra aneddoti, curiosità e pettegolezzi con “Il cinema visto dal buco della serratura”, nell’analisi del film “Blade Runner” che mantiene intatto il suo fascino a 41 anni dall’uscita in sala. Il 29, Paolo Spagnuolo e Paolo Speranza introdurranno Napoli Calibro 35 mm, un percorso che racconta la Napoli criminale dai primordi fino a Gomorra e oltre.