Perché vietare la pubblicità televisiva sul gioco d’azzardo è possibile

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Una descrizione dello scenario e consigli mirati per contrastare il fenomeno.

Il marketing relativo al settore del gioco d’azzardo potrebbe presto cambiare faccia. Questo almeno secondo quanto affermato dal vice premier Di Maio, il quale sostiene che tra le azioni urgenti del Governo Conte bisogna vietare e quindi eliminare la pubblicità televisiva sul gioco d’azzardo. Si tratta di un punto d’onore per molti politici che da tempo sono sostenitori del proibizionismo verso il gioco d’azzardo. Una mossa politica che potrebbe sicuramente creare grande consensi tra gli elettori, visto che il gioco viene considerato come un problema da risolvere che va estirpato alla radice. In effetti fino a pochi anni fa il gioco, era di fatto proibito e non tutelato in maniera legale. Questo però se da una parte limitava gli individui a praticarlo, da un’altra favoriva gli aspetti illeciti che da sempre fanno parte del gioco d’azzardo. Pensiamo ad esempio al settore delle scommesse sportive, le quali in maniera clandestina e quindi illegale, esistono da sempre, spesso modificando ad hoc il risultato di una gara. Il discorso è che il gioco nel momento in cui divenisse proibito creerebbe alcune problematiche che in passato si sono già verificate. Lo scorso anno in Italia sono stati spesi circa 97 miliardi di euro per il gioco d’azzardo. Di questi 97 miliardi, il 40% è rappresentato dalle lotterie, il 30% dalle scommesse sportive, mentre il rimanente è equamente suddiviso in slot machine fisiche e giochi da casinò live e online. Il giro di vite che il Governo attuale vorrebbe porre sul gioco, è stato un tema piuttosto ricorrente anche negli anni passati. Tuttavia oggi lo Stato dovrebbe rinunciare alle tasse che annualmente vengono puntualmente versate all’Erario per il gioco, e che vengono gestiti successivamente per altri settori di tipo differente.

Bisogna però comprendere che il problema legato al gioco d’azzardo in Italia è evidente e sotto gli occhi di tutti. Il gioco deve essere praticato seguendo modalità differenti. L’idea di limitare il gioco alle slot machine con orari di chiusura è stata in effetti salutata dall’opinione pubblica con grandi consensi. Differente invece il discorso che riguarda la proibizione e quindi la possibilità di eliminare la pubblicità sul gioco d’azzardo. E’ utile fare delle precisazioni del caso: il circuito online rappresenta solo il 10% del mercato relativo al gioco d’azzardo. Il rimanente in effetti è da comparire tra lotterie, gioco fisico e scommesse sportive. Il segreto del successo del gioco online sta nella capacità di ottimizzare al meglio gli spazi e gli utenti che prediligono questo tipo di attrattiva. Spesso i siti che si occupano di gioco per incentivare il pubblico propongono la soluzione tutto senza deposito per quanto riguarda il discorso relativo ai bonus e alle partite che vengono offerte ai nuovi utenti per provare una determinata sala da gioco. Il gioco online dal 2013 a oggi è cresciuto sensibilmente sia per il numero di utenti che lo praticano, sia in termini espressamente economici. Per questo motivo le grandi società di gioco internazionali hanno puntato molto sul mercato italiano e in generale sui mercati europei emergenti.