Piantedosi omaggia Bianco: “Animo colto e mite al servizio della politica”

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Le origini ed un legame indissolubile con l’Irpinia  al centro del discorso del ministro dell’ interno Matteo Piantedosi sulla figura dello storico capogruppo alla Camera della DC Gerardo Bianco.”

“Mi accomunano a lui le comuni origini irpine. Mio padre era un grande amico e ammiratore di Bianco come uomo di cultura. E’stato un maestro nel modo più compiuto del termine, colui che fa della propensione all’insegnamento una vocazione da legare a un’etica, nel segno di sobrietà e mitezza. Parte dalla cultura ma la trasmette al di fuori di sé.

“Mio padre è stato un grande amico e ammiratore di Bianco, uomo di cultura. Bianco è stato un maestro nel modo più compiuto del termine, la sua propensione all’insegnamento è stata una vocazione da legare a un’etica, nel segno della sobrietà e della mitezza. La cultura era per lui metodo. Nella cultura classica aveva individuato i principi per orientarsi nella società contemporanea. Si è sempre proiettato nella vita politica nazionale ed europea senza dimenticare il territorio. Il suo contributo oggi è importante per cercare quell’equilibrio che la politica di oggi fa fatica a trovare, tra esigenze dei territori e visioni internazionali, tra appartenenza ed esclusione”.