Pino Irpino, un’onda di entusiasmo e solidarietà sta attraversando l’Irpinia.

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Un’onda di entusiasmo e solidarietà sta attraversando l’irpinia.

Tappa dopo tappa infatti anche quest’anno si sta compiendo il miracolo de “Il Pino Irpino”, la carovana di ragazzi che da ormai 5 anni a cavallo dell’8 dicembre, attraversa tutti e 118 i comuni dell’irpinia.

L’intento è quello di raccogliere le decorazioni natalizie utili ad abbellire “il Pino Irpino, l’albero rappresentativo dell’intera provincia.

In più come da tradizione, al viaggio si abbina una iniziativa di solidarietà: lo scorso anno sono stati raccolti 1574 panettoni e 770 torroni distribuiti alle famiglie bisognose della provincia, così che potessero vivere un Natale più sereno.

La Carovana di solidarietà quest’anno si focalizza su un progetto dedicato ai più piccoli: il Pino Irpino sosterrà tutte le famiglie che hanno difficoltà anche a comprare materiali scolastici, spesso molto costosi ma necessari per lo sviluppo integrale di ciascun bambino.

Siamo a metà del viaggio e abbiamo raccolto già centinaia di scatoloni contenenti quaderni, matite, cancellerie in generale e addirittura, una lavagna!

Insomma l’irpinia risponde sempre presente a questa coraggiosa iniziativa accogliendo la carovana in ogni comune con le modalità più diverse. Abbiamo trovato banchetti con ogni tipo di delizia da mangiare, ci hanno atteso scuole intere in piazza per urlare insieme il consueto urlo: IRPINIA TI VOGLIO BENE. C’è chi si è vestito da babbo natale e chi ha invece attaccato striscione all’ingresso del paese per dare il benvenuto alla carovana.

 

Una festa continua quindi che si concluderà domenica 9 dicembre alle 20.45 in piazza D’Armi ad Avellino: qui commercianti, professionisti e cittadini si riuniranno per la Notte verde in cui IL PINO IRPINO verrà addobbato con tutte le decorazioni raccolte nei 118 comuni della provincia!

Insomma, non una semplice iniziativa di solidarietà, ma un’occasione unica per unire tutte le comunità irpine, troppo spesso distanti sia geograficamente che culturalmente, e dimostrare che anche e soprattutto i giovani della nostra provincia amano la loro terra, spesso abbandonata e difficile da vivere.