Quando la primavera è “indigesta”

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E’proprio in questa stagione che si riacutizzano le malattie infiammatorie e aumenta produzione di acido cloridrico. La mimosa con il suo profumo inebriante, le giornate che si allungano e diventano più calde e luminose. Non tutti però festeggiano questi giorni. C’è chi vive la primavera come la stagione della ricomparsa del mal di stomaco. Il periodo primaverile, infatti, evidenza una riacutizzazione del mal di stomaco. L’aumento della produzione dell’acido cloridrico correlata da bruciore e reflusso spesso non gestibile con farmaci da banco né controllabile con la dieta. Responsabili diversi fattori. Anzitutto lo stress, grande nemico dell’apparato digerente così come la mancanza di sonno Tra le abitudini peggiori gli snack salati e la cioccolata pizzicata dinanzi alla tv fino a tardi, un momento in cui il nostro stomaco dovrebbe riposare come tutto il nostro organismo. Con l’arrivo della primavera, inoltre, le persone tendono ad uscire di più a socializzare, concedendosi un aperitivo un dopocena con qualche bicchiere di alcolici di troppo. Proprio l’alcool così come il fumo i nemici numero uno di stomaco ed esofago andrebbero banditi. Il rischio di gastrite è alto anche nei fumatori di sigaro. La dieta è il cardine della prevenzione e gestione del mal di stomaco di primavera. Per combatterlo evitiamo cibi grassi, cibi piccanti, i formaggi fermentati, i fritti che contengono acroleina, sostanza irritante. Riduciamo al minimo gli alcolici (meglio evitarli del tutto). Evitiamo cibi gasati, succo di pomodoro e spremute di agrumi. Ricordiamoci infine di mangiare lentamente, di non fare attività fisica a ridosso dei pasti. Evitiamo inoltre di distenderci sul divano o letto prima che siano trascorse 2-3 ore dalla fine del pasto e rinunciamo a cena e sostanziose.

Maridea