“Sono del Pd davvero, nonostante le porte chiuse, ditelo all’ex segretario De Blasio “

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Già abituato di suo a conferenze stampa "Folkloristiche", Gianluca Festa ha ricervuto un assist che, in fondo, non gli sarà nemmeno dispiaciuto: i vertici del Partito Democratico di Avellino hanno fatto trovare chiusa la porta della sede di via Tagliamento.
Questo nonostante il consigliere comunale e provinciale, fresco di reintegro nel partito, aveva annunciato ieri la volontà di incontrare la stampa in loco.
Senza perdersi d’animo, Festa ha parlato davanti la porta sbarrata, rivolgendo subito un consiglio al segretario Carmine De Blasio: "per la situazione incresciosa che ha determinato stamattina, gli consiglio un Tso (trattamento sanitario obbligatorio).
Oggi sono qui per comunicare che sono del Pd "davvero", nonostante le porte chiuse.
Dopo un anno finisce questa vicenda misera. Tributo la giusta gratitudine agli amici che in questo anno mi sono stati vicini e non hanno ceduto a tentazione, calunnie. Ai notabili del Pd fa paura proprio la nostra unità".
Poi il consigliere ribadisce la necessità del commissariamento del partito invocando, non più l’intervento dei vertici dem regionali, quanto di quelli nazionali.
Chiarisce che la sua presenza domenica all’inaugurazione della sede dei "Verdi" a Napoli non va equivocata. "Ho portato il mio saluto al governatore De Luca", ha detto.
Festa si è poi focalizzato sulla situazione in seno al governo cittadino: «L’ultima soluzione possibile per salvare il Comune di Avellino è andare al voto. Siamo davanti alla peggiore delle giunte create da Foti, siamo schiavi degli amici del Folletto già amici di Scilipoti. I tre mesi di commissariamento che ci porterebbero alle urne saranno rapidi ed indolori".
Il gruppo "Davvero", potrebbe cambiare idea solo davanti alla possibilità di affiancare al sindaco un gruppo di persone che lo coadiuvi nelle sue funzioni". 
Io candidato sindaco? Due anni e mezzo fa come oggi, sono per le primarie. Devono essere i cittadini a scegliere il loro rappresentante".
"Noi – ammonisce- siamo stati cacciati dal partito e siamo stati costretti a creare delle liste d’appoggio, cosa che è addirittura sfociata in nostro favore visto il risultato delle Regionali. Ma spero sia un capitolo chiuso, nel nuovo Partito Democratico non si escluderà nessuno».
Infine Festa, animato dallo spirito natalizio, porta anche dei regali a quello che definisce in più occasioni "l’ex segretario" De Blasio: " Gli ho portato in dono un pallottoliere per aiutarlo a contare i voti capendo la differenza tra il concetto tra “molti voti” e “pochi voti”.
Poi per contare i voti una calcolatrice scientifica e infine, la stoccata più pensante.
Un cartello Pd che, con l’aggiunta di una Z, compone la scritta PDZ: "De Blasio è direttore del Piano di Zona, perché nominato dai sindaci del Pd. Un’altra pagina vergognosa, un incarico concessogli senza alcun merito. Noi vogliamo un nuovo Pd ed è per questo che stiamo lavorando, insieme ad altre forze interne al partito, per liberarlo. Gira voce che qualche delegato si sia tirato indietro alla luce di un incarico nel Piano di Zona di Atripalda, il che darebbe la misura di come stanno andando le cose nel partito».