Nonostante le leggi contro la violenza di genere sono ancora numerose le donne vittime di violenza e soprusi. E’ ancora difficile far passare il concetto che il lavoro rimane la prima forma per la loro emancipazione. Ben vengano gli sgravi al 100 per cento della Manovra 2021 del Governo per chi assume una donna e più fondi per sostenere l’imprenditoria femminile, ma crediamo che anche la cultura, i processi educativi siano fondamentali affinché siano rispettate in tutti i contesti: lavorativi, sociali e familiari. Il principio della parità e del rispetto tra uomini e donne deve essere trasmesso ed trasfuso fin dall’adolescenza, con la dovuta formazione. Il nostro impegno è quello di non fare mai venire meno il contributo del sindacato nella difesa dei diritti delle donne soprattutto ora che la pandemia non solo ha avuto un impatto negativo più incisivo sulle lavoratrici, protagoniste in prima linea nella gestione dell’emergenza che nel lavoro di cura familiare, ma che ha visto l’aumento anche della violenza domestica. Ecco perché occorre vigilare affinché sulle tante risorse nazionali ed europee sia prestata la giusta attenzione e siano assicurati gli opportuni finanziamenti per la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro, il potenziamento e la facilitazione dell’accesso ai servizi per la famiglia, nonché misure per promuovere ulteriormente la conciliazione tra vita privata e lavoro.
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