“Vogliamo la città di Di Nunno, più verde e meno cemento”

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 Il ricordo del sindaco dei sindaci della città di Avellino, Antonio Di Nunno, ma anche un’occasione per riportare al centro del dibattito politico le sue idee, più attuali che mai, affinché non siano più utopie, ma finalmente realtà.
Questo lo scopo dell’appuntamento tenutosi oggi pomeriggio al Carcere Borbonico. Una sala strapiena per omaggiare l’indimenticato sindaco, da Ciriaco De Mita a Pietro Foglia a Rosetta D’Amelio a Lucio Fierro, solo per citarne alcuni.

E’ stato uno dei discepoli di Di Nunno e vicesindaco all’epoca della sua consiliatura, Tonino Gengaro, ad evidenziare lo scopo del confronto: quello di attuare il Piano Urbanistico Comunale pensato da Di Nunno e incardinato da Cagnardi.
"Di Nunno- ricorda Gengaro- aveva lasciato un’idea di città basata sulla riqualificazione del verde, dicendo fermamente basta al cemento. E’ questa l’idea di città che deve finalmente realizzarsi".

Un’idea che accoglie l’attuale amministrazione comunale che, per voce dell’assessore all’urbanistica Ugo Tomasone, conferma la volontà di un’adeguamento del Puc partendo da quell’idea.
I principali paletti da seguire per la realizzazione degli interventi saranno riuso, riqualificazione urbana sostenibile, disincentivando il consumo di nuovo suolo, messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente, salvaguardia ambientale e principio della perequazione.
IL RESOCONTO COMPLETO DEL DIBATTITO SULL’EDIZIONE DI DOMANI, SABATO 16 GENNAIO, DEL "QUOTIDIANO DEL SUD".