Autore: redazione web

Dal primo governo repubblicano di De Gasperi del ’46 a quello Andreotti del cosiddetto compromesso storico, per citarne solo alcuni tra i più critici, la “gestazione” di un governo non ha mai avuto vita facile. Tutt’altro.  Questo spiega anche la loro proverbiale caducità. Allora però c’èra, comunque, sempre una “formula precisa”, spesso controversa, su cui discutere e scontrarsi. Quale è il limite di oggi, il paradosso più intollerabile, è che, in vista del voto di marzo stiamo pensando soprattutto a come andare a “rivotare” con un’ altra legge elettorale. A ributtarci nelle consuete diatribe, in quella spirale perversa di pareri…

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Dopo il quattro marzo, se i risultati elettorali, come molti osservatori politici prevedono ed i sondaggi confermano, non permetteranno una maggioranza di governo perché nessuna delle tre formazioni politiche, che si contrappongono, avrà la maggioranza per formare un governo e l’accordo, di cui tutti parlano, tra Berlusconi e Renzi , non avrà i numeri, si potranno delineare all’orizzonte scenari, persino abbastanza inquietanti che potrebbero comportare riflessi negativi sulla tenuta della nostra fragile democrazia. Non pochi osservatori, e Saviano fra questi, infatti sostengono che la Lega possa “costituire un pericolo per la tenuta democratica”. E la scarsa presa di distanza degli…

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L’incalzare di episodi violenti, ad Avellino come in molte altre città, ad opera molto spesso di minori, individualmente o in piccole bande, ha sollevato (finalmente?) una certa attenzione verso la realtà di comportamenti giovanili a lungo incorporati nel bullismo scolastico. Con buona pace delle tante iniziative (e dei tanti soldi spesi) sul tema, nelle scuole e fuori da queste, il problema, se lo si vuole osservare, è molto più ampio e drammatico e chiama in causa soggetti, autorità, poteri, che a lungo se ne sono tenuti alla larga, facendo finta di non vedere e non sentire realtà e connessioni (tanto…

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In un Parlamento frammentato come quello che uscirà dalle urne del 4 marzo, ma in assenza degli invalicabili steccati ideologici che nella cosiddetta prima Repubblica cristallizzavano le coalizioni, non deve meravigliare se nella preparazione delle liste elettorali la logica della fedeltà abbia prevalso su quella della rappresentanza. La competizione vede protagonisti tre blocchi – Cinque stelle, centrodestra e centrosinistra – che, stando ai sondaggi, più o meno si equivalgono, e l’alleanza di Liberi e Uguali, frutto della convergenza di preesistenti partitini di estrema sinistra con gli scissionisti del Pd; ma è facile prevedere che i gruppi parlamentari che verranno formati…

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La vicenda della formazione delle liste dei candidati alle elezioni politiche del 4 marzo, con tutte le polemiche che sono seguite, ha messo in evidenza i macroscopici difetti della legge elettorale c.d. rosatellum, varata a furor di fiducia, lo scorso mese di ottobre. A fronte di una fortissima insoddisfazione popolare per il funzionamento della democrazia rappresentativa, che ha portato l’opinione pubblica a concepire un profondo sentimento di sfiducia verso tutti i partiti e verso i Parlamentari, concepiti come una “casta” da punire; a fronte della domanda di rinnovamento della vita politica e delle istituzioni espressa dal referendum del 4 dicembre…

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Avere novantanni e dimostrare una lucidità politica di grande suggestione è davvero cosa rara. Complimenti a Ciriaco De Mita, che domani compie gli anni. Il pensiero lungo fa bene, soprattutto alla politica che di questi tempi, come le cronache raccontano, sprofonda verso l’inferno. Bene, dunque, Ciriaco De Mita. Il suo lungo dialogo con Repubblica alla fine si è trasformato in una grande lezione di un vecchio maestro. Tuttavia qualcosa tra le cose dette ci sembra sia andata sopra le righe. E’ quando il leader novantenne di Nusco affronta il tema delle candidature. Egli prima attacca Renzi (“E’ di un cinismo…

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Si sono chiuse le liste e da anni una volta ultimate la frase più ricorrente in tutti i partiti da parte degli esclusi è “hanno scelto i più fedeli al capo”. Chi è rimasto fuori si sente in diritto dovere di una spiegazione approfondita. Nella maggioranza dei casi i leader non la danno ma preferiscono ragionamenti complessivi basati sulla necessità del rinnovamento. E’ successo anche stavolta e continuerà ad accadere. Tutti gli ultimi sistemi elettorali, al di là delle differenze, hanno una caratteristica in comune la scelta dei candidati avviene per cooptazione. La nuova legge ha però reintrodotto i collegi…

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