Candelora, tra mostre, teatro e cinema aspettando il pellegrinaggio da Mamma Schiavona. Dall’omaggio a Colasurdo a “Cartoline da casa mia”

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E’ un racconto del tempo presente in cui si fondono tradizioni e istanze di cambiamento quello che consegna il cartellone di eventi della Candelora nel segno di cinema, arte e teatro. Di notevole interesse la proiezione nei giorni scorsi, presso Addo’ Italia, di “Summer Within” , il documentario vincitore dello “Spazio Campania Award” e del “Red Couch Award per la distribuzione” al 48° Laceno d’oro. “Estate dentro, Inverno fuori”. Sono le parole che come un mantra Summer ripete con l’intenzione di plasmare lei stessa l’estate, quel calore di una nuova comunità che le ha donato una nuova famiglia. Summer segue le orme della sua nonna, compiendo un viaggio che la porta a scoprire una nuova comunità, le femminielli. Ma partendo da un inizio naïf e colorato, scopre che anche loro sono vittime di una società che spesso le esclude. Tuttavia, la differenza la fa Mamma Schiavona, la Madonna di Montevergine, protettrice dei diversi, che tutto perdona. A partecipare al dibattito Maria Vittoria Pellecchia, direttrice artistica LD’O, Massimo Saveriano, direttore creativo Candelora 2024, il Forum dei Giovani di Mercogliano, Ciro Ciretta, cofondatrice A.F.A.N., Vittorio D’Alessio Sindaco – Città di Mercogliano, Red Couch Pictures. A moderare l’incontro Rosaria Carifano, giornalista e PO locale del LD’O.
Particolarmente apprezzata anche “La magia delle candele”. L’antropologo e studioso della storia di Montevergine Carlo Preziosi ha condotto gli spettatori in un viaggio attraverso i secoli, illuminandoci sui significati metafisici, religiosi e sociali legati alla “candela”.
Ad impreziosire il tutto, le suggestive espressioni teatrali di Ilaria Di Gaeta ed il suono dell’arpa di Anna Cefalo. Protagonista anche il teatro con “Nostra Signora degli schiavi” a cura della Compagnianous in collaborazione con Apple Pie Lgbt+ Avellino Associazione Aderente Arcigay e Massimo Saveriano. Lo spettacolo è stato un tributo toccante a coloro che lottano per essere autentici, che affrontano il giudizio degli altri e le convenzioni sociali per vivere appieno le proprie vite. Bravissima sul palco Sara Esposito, aiutoregia di Gaia Galati, a curare la musica Antonio Barberio (Dr.Nautilus).

Tanti gli spunti di riflessione emersi dal confronto tenutosi questa mattina su “Politica, cultura e questioni di genere umano” con Vittorio D’Alessio e Luigi Marciano, Elena Pagano, consigliera delegata alle pari opportunità e Domenica Maria Lomazzo, consigliera di parità. Nel foyer della funicolare è stata, invece, inaugurata “La Candelora a Montevergine” di Alessandro Gattuso, dedicata a Enzo Moscato, con la partecipazione di Ileana Capurro di Atn. Un progetto che invita a riflettere sulla bellezza della diversità e sulla ricchezza di una religiosità libera da discriminazioni, celebrando la vera essenza di Montevergine. L’antropologa Marzia Mauriello ha analizzato “Le femminelle tra passato e presente”. Si prosegue domani mattina, alle 18, con la personale di Mr Francese presso il Castrum Pub di Mercogliano a cura di Apple Pie con la partecipazione di Ilaria Scarano. Alle 18.30 si presenta il libro “Il delitto di Giarre” di Francesco Lepore con la proiezione dell’omonimo film. Le letture sono a cura di Francesca Battista, a presentare l’incontro Leonardo Festa. Lepore ricostruisce una storia destinata a lasciare il segno nella battaglia per i diritti della comunità lgbt. Il 31 ottobre 1980 due giovani, Giorgio Agatino Giammona di 25 anni e Antonio Galatola di 15, scomparsi da casa due settimane prima, furono trovati morti, mano nella mano, uccisi da un colpo di pistola ciascuno alla testa. Tutti conoscevano i due ragazzi, che nel paese venivano chiamati «i ziti» (“i fidanzati”). Giorgio, in particolare, era dichiaratamente gay poiché all’età di 16 anni fu sorpreso in auto dai carabinieri del posto insieme con un altro giovane e perciò fu denunciato. Il delitto rivelò subito la sua matrice omofoba: giornalisti e telecamere che si recarono sul posto da tutta Italia per rendere nota la tragedia si scontrarono con l’omertà del paese. Il responsabile non fu mai individuato ma un mese dopo a Palermo da un’idea di Marco Bisceglia, un sacerdote apertamente omosessuale, con la collaborazione di un giovane obiettore di coscienza, Nichi Vendola, insieme a Massimo Milani, Gino Campanella e altri militanti fondarono l’Arcigay, la prima sezione dell’Arci dedicata alla cultura gay, che da lì a poco si diffuse in tutta Italia.

Alle 20, al Bar Love Cafè, si inaugura la mostra “La tammorra senza tempo, storia di un amore infinito” dedicata a Marcello Colasurdo, a cura di Rossella Orsi con il coordinamento di Vincenzo Ciccarelli e in collaborazione con Fotodiego.  E stasera, alle 21.30, va in scena al 99 Posti “Cartoline da casa mia” di Antonio Mocciola con Bruno Petrosino organizzato da Arci e 99 Posti. La storia è quella di Fosco, ragazzo che che ha scelto di non possedere più nulla, se non la voglia di comunicare, attraverso la forma desueta della cartolina, tutta la sua disperata, e dignitosa, solitudine volontaria.

Fosco è un disadattato che decide di isolarsi in una stanza. Per giorni, per mesi, forse per sempre. Il fenomeno, che in Giappone è una vera e propria emergenza, tanto da meritare un nome apposito (Hikikomori), sta arrivando anche in Italia, e coinvolge soprattutto giovani uomini dai 15 al 35 anni.
Fosco, nudo in una scena nuda, ci comunica il suo disagio, il suo esilio volontario, scrivendo cartoline ai suoi ex affetti, da cui ha divorziato. Fosco ci parla dal nulla, e nel nulla rientrerà. I suoi appelli cadono nel vuoto. Gesti d’amore che non abbiamo capito, o voluto capire, e che resteranno messaggi eternamente imbottigliati: pensieri alla deriva.
Il 2 febbraio si rinnova, invece, il rito del pellegrinaggio a Montevergine nel segno di canti e balli. A prendere parte al pellegrinaggio, nel segno di una tradizione consolidata anche l’attivista Valdimir Luxuria, molto devota a Mamma Schiavona.
E’ festa anche ad Ospedaletto dove il 2 febbraio in piazza ci saranno le bambine e i bambini della Zeza di Ospedaletto e Vladimir Luxuria. Dall’nstallazione in ricordo del caro Marcello presso l’Atrio della Casa Comunale al concerto con Gerardo Amarante e Spaccapaese.