Casucci a Sturno per rilanciare il turismo dei “Borghi del Solco”

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Sturno – Il turismo culturale, religioso e di altro genere, occasione si sviluppo dei territori. L’assessore regionale al turismo, Felice Casucci, è sicuro di questo e lo spiega a margine del convegno che si è svolto nel pomeriggio, presso l’Auditorium di Sturno sulla “tracciatura del Solco dritto”.

Convegno organizzato dal Comune per promuovere e ricordare il solco dell’Angelo da cui si parte per giungere alla firma del Protocollo d’intesa tra nove Comuni provenienti da varie regioni italiane. Una firma storica perché riguarda l’inserimento nel Registro Nazionale del Paesaggio rurale e delle pratiche agricole.

All’iniziativa che è stata coordinata dal giornalista Rai, Rino Genovese, hanno presenziato i sindaci dei Comuni firmatari del protocollo. E cioè: Foligno, Castel MorroneValentano, Posta, Caiazzo, Castelfranco in Miscano Gioia dei Marsi, Nepi. E hanno partecipato gli assessori regionali, Felice Casucci, Nicola Caputo e Vincenzo Alaia. I Comuni che hanno sottoscritto il Protocollo potranno fregiarsi del simbolo de “i Borghi del Solco”.

L’assessore Casucci ha parlato dell’impegno della Regione per promuovere il territorio ed ha ricordato anche un nuovo progetto che riguarda sempre i borghi. Il progetto prevede l’individuazione di 12 borghi della Campania per dare sempre più strumenti ai territori campani. Sono previsti fondi per 20 milioni di euro ed entro la primavera del 2024 si conosceranno i nomi dei borghi beneficiati. Ora i Comuni devono impegnarsi per provare a rientrare nel lotto previsto dal progetto. Insomma la Regione cerca di fornire gli strumenti necessari per far uscire dalle secche i territori e rilanciare lo sviluppo attraverso il turismo. Presenti all’evento anche i sindaci dei Comuni vicini, come Frigento, Castel Baronia, Flumeri, Vallesaccarda.

A rappresentare la Provincia c’era il Consigliere Provinciale Franco Di Cecilia.  Docenti universitari e geologi che hanno parlato delle tradizioni, degli aspetti antropologici e religiosi dell’antica tradizione. Interessanti spunti sono arrivati dagli interventi del professore Michele Sisto, sulla iscrizione della tracciatura del solco dritto nel Registro Nazionale dei paesaggi rurali storici, la professoressa Angela Cresta ha descritto le pratiche rurali e le tutele per la valorizzazione dei territori, e quindi la coordinatrice del progetto il Solco di San Michele, Carmelina D’Amore. E quindi è stata consegnata la cittadinanza onoraria al dottor Gianfranco Testa. In chiusura degustazione dei prodotti tipici del territorio.