Regione, la classifica dei vitalizi agli irpini

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Circa tredici milioni di euro ogni anno per coprire 243 assegni mensili destinati a 184 ex consiglieri regionali che hanno raggiunto almeno 60 anni di età e che hanno maturato cinque anni di presenza nell’assemblea regionale, oltre a 59 assegni mensili percepiti dai familiari dei consiglieri defunti. L’inchiesta è partita dal quotidiano “La città di Salerno” ed è stata diffusa anche dal quotidiano “Fanpage.it” diretto da Francesco Piccinini. L’ex governatore della Campania, Stefano Caldoro, nei fatti ha abolito il vitalizio a partire dalla legislatura successiva, cioè da quella di Vincenzo De Luca ma l’indagine giornalistica riguarda il passato, quando gli enti pubblici nemmeno sapevano cosa fossero i tagli e la spending review. L’Irpinia è ben rappresentata da dodici ex consiglieri regionali, oltre a Mario Pepe che è sannita di origine ma è stato inserito per la sua significativa presenza politica in provincia di Avellino. La classifica degli irpini è guidata da Mario Sena e Angelo Giusto, che percepiscono ciascuno la somma di settemila euro mensili meno qualche euro. Al secondo posto con 6.382 euro si piazza l’onorevole Francesco D’Ercole. Al terzo posto c’è Lucio Fierro che porta a casa cinquemila euro: il noto esponente politico è stato anche vice presidente della Regione negli anni ottanta. Con lui De Simone e Giovanni Acocella che percepiscono 4.995,00 euro mentre il sannita Mario Pepe percepisce circa 4.700 euro. L’ex presidente del Senato, Nicola Mancino, prende 3.600 euro al mese, seguito dal senatore Enzo De Luca, fermo a 3.500 euro. L’ex ministro per l’università e la ricerca scientifica, Ortensio Zecchino, prende 3.376 euro. L’ex presidente del consiglio regionale, Pietro Foglia, e l’onorevole Luigi Anzalone si fermano a 3.300 euro. Chiude la classifica degli irpini l’attuale assessore al comune di Avellino, Arturo Iannaccone che percepisce “solo” 2.500 euro al mese. Con lui l’ex senatore di Grottaminarda, Angelo Flammia. L’ex governatore Antonio Bassolino totalizza settemila euro. Per alcuni ex consiglieri l’assegno è ridotto perché la somma concorre con altri vitalizi o altre fonti di reddito derivanti da consulenze, convenzioni o incarichi professionali. Le somme indicate si intendono al lordo delle trattenute. Per quanto riguarda i parlamentari irpini in carica la classifica dei più ricchi è guidata dal senatore di Forza Italia, Cosimo Sibilia, che nel 2015 ha dichiarato 144.867 euro, seguito da Angelo D’Agostino di Scelta Civica che si ferma a 115.037 euro. Al terzo posto l’ex ministro per l’attuazione del programma di Berlusconi, Gianfranco Rotondi, originario dell’Irpinia ma eletto in altro collegio: 99.533 euro. Rotondi supera di pochi euro il deputato del Movimento 5 stelle, Carlo Sibilia, che ha dichiarato 99.037 euro. Seguono Valentina Paris e Luigi Famiglietti, entrambi del Partito democratico , che hanno dichiarato, rispettivamente, 98.604 e 98.471 euro. Le cifre si riferiscono al reddito complessivo.