Riapre al pubblico la chiesa della Santissima Trinità

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Riapre al pubblico la chiesa della Santissima Trinità. Una scommessa fortemente voluta dalla diocesi, guidata dal vescovo Arturo Aiello, nell’ambito del Maggio dei Monumenti. Protagonisti ancora una volta gli studenti nel segno dei progetti di alternanza scuola-lavoro “Alla ricerca della traccia perduta” e “Operatore dei Beni Culturali” con l’obiettivo di promuovere un itinerario che accresca la consapevolezza dei beni culturali del territorio e insieme un maggior sentimento di appartenenza e una migliore attenzione verso i propri luoghi. Gli allievi della classe quinta A del Liceo Scientifico P. S. Mancini di Avellino, grazie alla direzione artistica di Antonio Bergamino, hanno allestito la mostra fotografica “Alla ricerca della traccia perduta”, punto di arrivo del corso di fotografia, avviato a gennaio scorso, nel corso del quale gli allievi hanno appreso tecniche base di ripresa. Con l’acquisizione di queste nozioni, i giovani autori, divisi in gruppo, hanno dapprima scritto, poi sceneggiato ed infine trasformato, con metodo e creatività, i propri racconti in immagini fotografiche. A prendere forma un percorso a ritroso nel passato, una spolverata ai ricordi. La mostra sarà allestita il 24 maggio, presso la chiesa della Trinità, restituita finalmente alla comunità, preceduta dalla performance teatrale a cura dell’attore Salvatore Mazza e da un momento musicale di qualità altissima a cura dei Maestri: Domenico Sodano (Tenore), Mario Pio Ferrante (Flauto), Elena Perri (Violino), Eduardo Pitone (Viola), Sergio De Castris (Violoncello) e dal Coro di voci bianche I.C. di Serino diretto dalla professoressa Pina Petrarca. Il 29 maggio gli studenti caccompagneranno i visitatori alla scoperta delle bellezze e la storia della Cattedrale, resa multimediale dai codici QR. I ragazzi presenteranno ai visitatori, anche l’utilizzo dei codici QR, per l’approfondimento storico-artistico della Cattedrale di Avellino, del Campanile e della Cripta. Tecnologia e storia a servizio della nostra comunità e dei suoi visitatori. Il lavoro è stato svolto da tre istituti di Avellino, in completa sinergia, dalla quarta B e quinta I del Liceo Scientifico P. S. Mancini, dalla quarta E (Linguistico) – del Liceo Statale “Paolo Emilio Imbriani”, e dalla terza F dell’Istituto Tecnico Industriale Statale “Guido Dorso” di Avellino. Tuttavia, si legge nella nota della diocesi “la chiesa non riapre per il culto, ma sarà utilizzata come luogo per incontri culturali. Siamo sicuri che la riapertura sarà accolta con molto entusiasmo dalla comunità. Il Pontefice, ci ha indicato una strada da percorrere per le chiese non utilizzate per il culto, a partire dall’uso di questi luoghi come esposizione museale, così da restituire loro una nuova vita, così che possano continuare a svolgere la missione ecclesiale”. La riapertura della chiesa, si colloca in un progetto più ampio e più alto dal titolo: Dio non abita più qui? Tale progetto è promosso dall’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della Conferenza Episcopale Italiana, diretto sapientemente dal responsabile nazionale, don Valerio Pennasso. A sottolineare l’importanza del momento, per la comunità diocesana e avellinese, il 29 maggio, alle 19, presso la chiesa della Trinità, sarà officiata dal Vescovo di Avellino Arturo Aiello la celebrazione eucaristica, animata dalla Corale del Duomo, per ringraziare il Signore per il dono ricevuto.