Si dice baccalà e si dice festa , in Irpinia come al Degusta

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Questa sera 7 novembre con start alle 20.00 per un menù a tutto baccalà! In tutta Irpinia, il baccalà è “la pietanza della festa” della cucina contadina: grande preparazione e grandi piatti. Lo sapevate che il baccalà è una fonte di proteine maggiore rispetto alla carne? Un etto di pesce contiene 39 grammi in confronto ai 20 circa forniti da un corrispettivo bovino e suino. E possiamo anche dire che,  è una delle pietanze più costose e raffinate della cucina Irpina e di tutta Italia, che non ammette mezze misure, o lo si odia o lo si ama. La sua versatilità culinaria ne ha favorito anche una eccellente commistione con i prodotti della terra. Per questo motivo, il baccalà è l’unica pietanza di mare che ha acquistato specificità e tradizione sulla tavola contadina, anche se era considerata la portata della festa, considerato il costo non irrisorio per famiglie numerose e non certo ricche. In questa ottica che lo chef resident del DEGUSTA , Nicola D’Archi con la sua brigata di cucina, guidati dallo Chef Antonio Pisaniello , hanno dedicato la terza tappa di “Paese che vai ingrediente che trovi” . La sua versatilità culinaria ne ha favorito , appunto, una eccellente commistione con i prodotti della terra.  Il Baccalà, per l’appunto, sarà protagonista di “Omaggio al baccalà”, l’evento cult del mese di novembre. Un “ingrediente” perfetto in un esclusivo menù studiato ad hoc per l’occasione. Piatti selezionati con i migliori filetti di Gadus Morhua, il merluzzo nordico particolarmente apprezzato per la sua polpa soda, l’intenso aroma e per l’ottimo sapore.  I preziosi filetti saranno lavorati dalle sapienti mani degli chef indicati in un menù degustazione che non ha precedenti. Entrée con Carpaccio di baccalà tiepido con arancia e olio evo, poi si prosegue con l’antipasto Pan bruscato con mantecato di baccalà e patata di Montoro. La presenza del Pisaniello in cucina si evidenzia dall’ingrediente siciliano, che nei suoi piatti non manca mai, come i “capperi di Salina” che ritroveremo nel Pacchero con baccalà, corbarino e olive di Gaeta per giungere ad uno dei piatti della tradizione irpina, “Baccalà alla perticaregna e peperoni cruschi”. Salutando tutti con strati di dolcezza di Millefoglie con crema di nocciole e strega. Il menù tutto sposerà il prezioso nettare, mai piùappropriato, di Clelia Romano, la “lady” del Fiano di Avellino Docg dell’azienda “Colli di Lapio”, con il suo millesimo 2018. Mentre il dolce ha scelto di convogliare a nozze con il “DUBL” della Maison Feudi San Gregorio di Sorbo Serpico.