Autore: redazione web

L’avvicinarsi del tornante che apre la terza decade del nuovo millennio impone una riflessione sulla geografia di un mondo che sta cambiando sotto i nostri occhi e che solo un osservatore superficiale potrebbe definire in termini che non siano epocali. Per restare ai più recenti dati di cronaca, lo storico Donald Sassoon, allievo di Eric Hobsbawn, che fu il narratore del “secolo breve”, ha descritto il risultato delle elezioni in Gran Bretagna come “la crisi più grave dalla fine della seconda guerra mondiale, più di Suez e più della decolonizzazione”: vuol dire che un altro mondo sta finendo in un…

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La verità del dodici dicembre / l’han scritta sopra i muri i proletari/ gli anarchici non c’entrano per niente/ Valpreda sta in carcere innocente/, così la canzone del cantastorie Franco Trincale già nel 1972 metteva il dito nell’occhio alla narrazione ufficiale della responsabilità per la strage. Sono passati cinquant’anni da quel tragico 12 dicembre 1969 quando alle 16:37 esplose una bomba nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana a Milano, causando 17 morti e dando inizio a quella triste stagione di stragi ed attentati che avrebbe funestato l’Italia per quasi un ventennio, denominata strategia della tensione. Dopo cinquant’anni…

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Viva l’Italia, l’Italia del 12 dicembre. Parole e musica del cantautore Francesco De Gregori scritte nell’ottobre del 1979. Il Dodici Dicembre al quale la canzone si riferisce è quello del 1969, data della strage di Piazza Fontana a Milano, inizio del periodo della strategia della tensione. La sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura era piena di clienti venuti soprattutto dalla provincia.  A quel terribile primo capitolo seguirono il treno Italicus, piazza della Loggia a Brescia, la stazione di Bologna. Singolare coincidenza proprio quel giorno viene pubblicato il Messaggio dell’allora Papa Paolo VI per la Giornata della pace. “La coscienza dell’umanità non…

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“Caro Massimo, ho un’idea per la testa. Tutti dicono che il Comune deve essere una casa di vetro, ma solo pochi hanno la possibilità di poterlo valutare attraverso atti e documenti. Che pensi se facessimo un bollettino comunale in cui pubblicare cifre, delibere, atti, semmai arricchendolo con argomenti di storia avellinese? Potremmo inviare il bollettino ad ogni nucleo familiare della nostra città”. “Idea straordinaria” rispose, senza esitazione, Massimo Preziosi, sindaco di Avellino (1975-1980). Era stato Aurigemma, predecessore di Preziosi a chiedermi di collaborare con il suo successore. E l’idea di dare alle stampe il giornale, prodotto in sedicimila copie e…

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Tra i tanti misteri che circondano Salvini poteva mai mancare un Congresso della Lega convocato alla chetichella per il 21 dicembre, una data senza precedenti negli annali politici? Eppure, è proprio così! L’assemblea dovrà servire – nel pochissimo tempo che avrà a disposizione – a sbrigare alcune “faccenduole” non proprio di poco conto, come vedremo. Un esempio del modo raffazzonato, anzi improvvisato, con cui – spesso giocando con le parole – il capitano leghista si prepara ad accogliere i nuovi adepti. La prima decisione sarà la sostanziale chiusura (con la nomina a commissario di un fedeilissimo di Salvini) della Lega…

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Lo spaesamento che attraversa il Paese è riconducibile, in prim’ordine, più che alla crisi economica, alla “crisi della politica”, dove la politica interseca in modo univoco la vita delle comunità. Nei grandi e piccoli comuni, con la scomparsa delle sezioni delle grandi famiglie dei partiti tradizionali, è gradualmente venuta meno la vitalità della politica, come sintesi di aggregazione e partecipazione alla vita comunitaria. La classe politica non è stata più formata nelle palestre di sezioni e consigli comunali determinando, in massima parte, quella “crisi della rappresentanza” che costituisce il male maggiore del nostro fragile sistema democratico. Da tempo, ormai, la…

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Spesso, anche dalle riflessioni pubblicate sul nostro quotidiano, ho auspicato la necessaria osmosi culturale, sociale e politica, tra le diverse fasce generazionali per ricostruire il connettivo valoriale delle nostre piccole comunità. La questione climatica ed i contributi di mobilitazione pacifica registrati – in proporzioni forse mai raggiunte – nei diversi paesi del pianeta, costituiscono un terreno comune di incontro e di proposta che ha visto persone di ogni età, fianco a fianco, condurre uno sforzo comune. Gli scienziati che studiano il problema, gli insegnanti ed i genitori dei giovani protagonisti mobilitati, rispettivamente negli ambiti di propria competenza, si sono trovati…

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